L’attività di collezione di manoscritti da parte dell’Università di Oxford (separata da quella condotta dai singoli college che la compongono) risale alla costruzione della sala soprastante la Divinity School, appositamente progettata per conservare i manoscritti donati all’Università dal Duca Humfrey di Gloucester, nel XV secolo. Ad oggi, soltanto una piccola parte dei libri del Duca di Humfrey è sopravvissuta. Tuttavia, la biblioteca dell’Università, fin dalla sua seconda fondazione per iniziativa di Sir Thomas Bodley nel 1602, ha continuato ad acquisire manoscritti medievali, soprattutto attraverso donazioni e lasciti testamentari. Già dalla fine del XVII secolo la Bodleian Library era riconosciuta come la più importante raccolta di manoscritti greci della Gran Bretagna. La maggior parte dei manoscritti di autori classici greci alla Bodleian risale al XV e XVI secolo. Alcuni fra questi furono compilati in Italia da copisti greci immigrati. Fra i tesori della Bodleian si trova il manoscritto MS. Laud. Gr. 35, un codice degli Atti degli Apostoli che risale al 600 d.C. circa. Oltre a questo manoscritto, la Bodleian si occuperà della digitalizzazione di tutti i 244 volumi della collezione Barocci (per ulteriori dettagli, cf. il saggio di Nigel Wilson).
