I primi libri stampati

La collezione di incunaboli della Bodleian Library è probabilmente la quinta al mondo per estensione, e la più vasta conservata in una biblioteca universitaria, con più di 7.000 volumi  e 5.600 edizioni. Alcuni volumi furono donati alla Biblioteca nel XVII e XVIII secolo, ma la stragrande maggioranza di essi fu acquistata nel XIX secolo, grazie all’interesse trascinante di Bulkeley Bandinel, Bibliotecario Capo della Bodleian dal 1813 al 1860. La dissoluzione di molti monasteri in Germania sotto l’imperatore Giuseppe II ebbe una conseguenza determinante: durante questo periodo, gran parte degli incunaboli tedeschi erano disponibili sul mercato librario. Essi quindi costituirono il primo nucleo della collezione della Bodleian di antiche Bibbie a stampa. Al fine di creare uno stretto legame con la Biblioteca Vaticana, la Bodleian si concentrerà sulla digitalizzazione degli incunaboli stampati in Italia. Per il lancio del progetto, la Bodleiana ha digitalizzato Douce 244 (la Bibbia Malermi), una delle prime Bibbie mai stampate in Italia, che presenta sontuose illustrazioni xilografate.

In parte grazie al suo precoce ruolo nello sviluppo dell’arte della stampa a Roma e nelle zone limitrofe, con i suoi quasi 8.900 esemplari – inclusi molti dei primi libri stampati a Roma fra il 1467 il 1473 – la Biblioteca Apostolica Vaticana possiede la quarta collezione di incunaboli al mondo per estensione. Questa collezione include una vasta gamma di testi e argomenti, dalle Sacre Scritture e commenti alle Scritture, alle scienze coeve, filosofia e medicina. Per la presentazione del progetto, la Biblioteca Vaticana ha digitalizzato una serie di salteri e di Bibbie stampate in Italia e in Germania, inclusa una Bibbia di Gutenberg e la bellissima Stamp. Ross. 283, decorata con xilografie a colori.

Con il nome di incunaboli si intendono i più antichi libri a stampa, realizzati prima del 1501 (quattrocentine). Questa categoria include libri tipografici (stampati mediante l’uso di caratteri mobili in lega metallica) e libri xilografici (stampati mediante l’uso di matrici di stampa lignee contenenti un’intera pagina intagliata a bassorilievo), sia su pergamena che su supporto cartaceo. La maggior parte degli incunaboli fu stampata in Germania e in Italia, e in latino, anche se le collezioni della Bodleian e della Biblioteca Apostolica Vaticana comprendono anche incunaboli in ebraico, greco antico e lingue volgari. Alcuni incunaboli, come ad esempio la Bibbia Malerbi della Bodleian, furono illustrati con xilografie durante il processo di stampa, proprio come libri stampati molto più tardi. In ogni caso, le tradizioni di miniatura e rubricazione a mano (in cui titoli, parole o lettere importanti venivano evidenziate mediante l’applicazione di inchiostro rosso) perdurarono durante i primi decenni di stampa, e molti incunaboli, inclusa la Bibbia di Gutenberg, furono decorati a mano al termine del processo di stampa e rilegatura. Il numero di decorazioni varia a seconda delle copie; agli acquirenti era riservata la possibilità di decidere quanto fossero disposti a spendere per l’acquisto. Le copie della Bibbia di Gutenberg conservate presso la Bodleian e la Biblioteca Vaticana sono state entrambe digitalizzate in occasione della presentazione di questo progetto, in modo che gli utenti possano confrontare le decorazioni e le condizioni complessive di questi testi epocali.